La casa editrice Gremese annuncia l’uscita di un’opera importante per gli appassionati di cinema e per tutti coloro che ammirano il talento artistico come forma di impegno sociale e politico. Il volume Gian Maria Volonté. L’attore scultore di Giovanni Savastano, con prefazione di Paolo Morando, rappresenta un omaggio a un’icona del cinema italiano e internazionale, una figura complessa e magnetica che ha segnato profondamente il suo tempo.
Savastano, già autore del volume Recito dunque sono, ha ampliato il proprio studio su Volonté per approfondire ulteriormente il percorso artistico e personale dell’attore, rivelando dettagli inediti e sfaccettature che lo rendono ancora oggi un punto di riferimento per il cinema d’autore e politico. Gian Maria Volonté non si limitava a interpretare ruoli, ma li plasmava come farebbe uno scultore, trasformando ogni interpretazione in una vera esperienza emotiva. Personaggi storici come Giordano Bruno, Aldo Moro, ed Enrico Mattei, o protagonisti iconici come Lulù Massa in La classe operaia va in paradiso, sono diventati testimonianze viventi di un’epoca, scolpiti con la profondità di un talento che non conosceva compromessi.
Con il rigore della ricerca e la forza narrativa di Savastano, il libro esplora l’intera parabola di Volonté, intrecciando le sue battaglie artistiche e politiche, i suoi ruoli indimenticabili e il suo impegno civile, attraverso testimonianze e documenti d’archivio che permettono di apprezzarne la dimensione più intima e umana. La prefazione di Paolo Morando, inoltre, introduce un’interessante riflessione sull’impatto dell’attore, suggerendo l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il messaggio culturale e artistico lasciato da Volonté.
L’opera è completata da una ricca filmografia, immagini rare e una sezione dedicata ai progetti mai realizzati dell’attore. “Gian Maria Volonté. L’attore scultore” si presenta come una lettura imprescindibile per coloro che desiderano comprendere non solo il lavoro di uno dei più grandi attori italiani, ma anche il potere del cinema come linguaggio capace di modellare idee e sentimenti.